L’Arte come noto a tutti comporta degli spostamenti continui, fisici e spesso anche mentali e spirituali, in uno di questi grazie alla mia curatrice personale Dott.ssa Daniela Marra Antropologa, Museologa e storica dell’Arte ed un amico in comune Silvio Fusco anch’esso un operatore dell’Arte nonché titolare del RistoArt Zi Catari ristorante solidale ed unico del posto, arrivo nel Borgo di Valogno Piccolo una frazione del comune di Sessa Aurunca situato nel parco Nazionale di Roccamonfina e proprio a meta strada tra Sessa Aurunca e la vecchia caldera spenta della Montagna del Monfino che questo Borgo di origini Longombarde si trova. Un borgo del tutto colorato da Murales che vanno a illuminare quel grigio che anni di cementificazione hanno reso quelle pietre secolari un posto grigio, tutto accompagnato dall’emigrazione degli anni 70 80 che hanno costituito il totale abbandono del paese. 

Grazie a Dora Mesolella e Giovanni Casale titolari dell’Associazione Borgo d’Arte che hanno avuto l’intuizione di “colorare il grigio” dopo essere stati investiti da un dolore di un figlio che si ammala di una malattia autoimmune che rende Pasquale una persona speciale, affrontano il dolore di quella “novità” a loro sconosciuta con l’Arte colorando il dolore. 

Quindi dopo il susseguirsi di vari Artisti provenienti da ogni parte d’Italia contattati da Dora e Giovanni, che si adopereranno a dipingere la loro parte di muro, anche io faccio capolino sul posto dando il mio contributo con tre murales situati lungo il percorso che porta alla visita delle stradine tipiche. Stavolta cerco di rendere l’arrivo in questa frazione originale ed oltre a quello di lasciare un segno pittorico in loco, decido di aprire una bottega d’Arte sul posto, prendendo in consegna un po’ il battesimo dell’Artista del luogo. Ed e cosi che all’inizio del 2020 in piena fase pandemica inauguro la “Bottega d’Arte Troise laboratorio di ceramiche dipinti e sculture in pietra locale, come il tufo nero Campano tipico della zona di Teano, oppure la Leucite pietra basaltica del posto, usata dagli antichi per la creazione delle mole o delle pietre preposte allo schiacciamento delle olve per i frantoi. Da quasi due anni di attività Artistica i risultati nonostante le difficolta e gli intoppi dovute alle restrizioni e le regole imposte dal governo causa Covid, non si sono fatti attendere, con una discreta affluenza alla bottega.